Operazione Gdf: "confronto politico con Italia e con Ocse"

Movimenti e partiti sono tutti d'accordo: la risposta deve essere politica. Ed è quella che chiede il Congresso al Governo italiano. Non basta: occorre coinvolgere anche gli organismi internazionali. A partire dall'Ocse – auspica Marco Gatti. Sono state scavalcate le istituzioni, senza il rispetto della dignità del nostro Stato – rileva Marina Lazzarini. Il pensiero comune è che siano stati superati certi limiti, con pratiche non consentite. E' una questione, dunque, che va affrontata oltre il rapporto bilaterale. Ma bisogna fare in fretta - aggiunge Mario Venturini. Sui tempi d'azione l'opposizione è critica. Non mancano gli attacchi alla politica estera. “Bene che il Congresso abbia chiamato in causa l'Ocse – commenta Luca Santolini - ma bisognava agire preventivamente, dato che girava da tempo voce di un'operazione delle Fiamme Gialle.” Rincara la dose Ivan foschi: è una presa di posizione tardiva. Il vero problema – dice - non sono tanto le azioni ma come vengono percepite. Tradotto: qualcosa non funziona se dall'Italia la Guardia di Finanza continua a prendere di mira San Marino. Elena Tonnini non nasconde una certa sfiducia, alimentata anche da un confronto con l'Europa contraddistinto – dice – dall'assenza di una posizione forte. Secondo Rete San Marino subisce le decisioni degli organismi internazionali, a cui va aggiunta l'incapacità di comprendere come muoversi nei rapporti bilaterali. Anche per Marco Podeschi si è perso tempo. Ricorda che Upr già dieci giorni fa aveva detto che la risposta doveva essere politica. Il Governo – dice - deve seguire tutte le vie diplomatiche e deve farlo in modo incisivo. Al contempo, così come richiesto dall'Ordine del Giorno in Commissione Finanze, deve attivare un punto di supporto. Per dare delle risposte – gli fa eco Massimo Cenci di Noi Sammarinesi – a chi ha ricevuto comunicazione dalla guardia di finanza e non sa come fare. Domani i Segretari Arzilli e Capicchioni saranno a Washington per partecipare agli spring meetings del Fondo Monetario e Banca Mondiale. “Sarà fondamentale già in quella sede – dice Alessandro Mancini – affrontare la questione con il ministro dell'Economia italiano Padoan”.

MF

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