Operazione Torre d'Avorio. Ap punta il dito su Forlì
E’ il momento di dire basta! Così Mario Venturini commenta l’iniziativa della Procura di Forlì e della Guardia di Finanza "lesiva - afferma il capogruppo di Alleanza Popolare - dell’immagine del nostro Paese e del percorso di normalizzazione dei rapporti con l’Italia che si è concluso con l’inserimento di San Marino nella white list italiana". Qui non si tratta di accertamenti nei confronti di alcuni cittadini italiani che hanno, o hanno avuto, rapporti con un altro Stato limitatamente ad alcuni aspetti di natura fiscale. Qui si tratta - rimarca Venturini - di un controllo a tappeto su migliaia di soggetti colpevoli di nient’altro se non di lavorare col nostro Paese o addirittura di risiedervi. La comunicazione arrivata ai tanti presi di mira, li chiama a rendere conto della loro innocenza prima ancora di essere accusati di alcunché. L’iniziativa italiana, rincara Venturini, è lesiva del percorso che San Marino ha compiuto e che è stato riconosciuto dalla comunità internazionale, è lesiva della nostra sovranità, e avrebbe dovuto consigliare i protagonisti della vicenda a esplorare altri canali, quelli che gli Stati usano normalmente per risolvere questioni bilaterali quando esistono condizioni minime di rispetto della autonomia altrui. Bene ha fatto il governo a reagire con una dura nota, precisa. Adesso bisogna esigere comportamenti più corretti da parte di un paese che ha avuto, in alcuni organi della sua amministrazione, un accanimento non sempre giustificato verso San Marino. Le iniziative della Procura di Forlì del 2008 e del 2009, e i quotidiani sproloqui dei vertici della Guardia di Finanza di Rimini negli stessi anni - ricorda Venturini - ci hanno causato danni devastanti e irreversibili. Dopo anni la vicenda Cassa di Risparmio-Delta viene rimpallata da un tribunale italiano all’altro mentre la Commissione Consiliare di Inchiesta ha scritto pagine importanti sulle responsabilità della Procura di Forlì, della Guardia di Finanza, della Banca d’Italia. Ora quella stessa Procura, in collaborazione – ancora una volta – con la Guardia di Finanza, si rende protagonista di un altro atto che ci può causare danni irreparabili.
Sonia Tura
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