Opposizione all'attacco della maggioranza su cda Carisp: "Perché tanta fretta?"
L'accelerazione su Cassa di Risparmio è la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Ad un giorno dal Consiglio l'opposizione alza i toni contro maggioranza e Governo. Note separate per Dc, Ps e Psd, congiunte per Rete e MDSI. La domanda, però, è per tutti la stessa: perché tanta fretta nel voler nominare un nuovo Cda in Carisp a poco più di un mese dalla sua naturale decadenza? Così – avvertono – si genera preoccupazione fra i risparmiatori. Il rischio – scrive Democrazia in Movimento - è un deflusso enorme di denaro da Cassa di Risparmio che, anche rimanendo di proprietà dello Stato si troverebbe in capo solo un grosso mucchio di debiti. C'è anche il timore che la linea portata avanti dal governo non risponda né all’ordine del giorno votato dalla maggioranza, né a un indirizzo della Segreteria Finanze, ma alle necessità di qualcun altro e che l'obiettivo finale non sia salvaguardare le banche ma farle saltare. “Quello che, fuori dall’urgenza che non c’era, ci si aspettava di ascoltare – scrive il Psd - era il piano di rafforzamento del patrimonio della Carisp, il piano di sviluppo, la modalità di scelta del prossimo CdA, le competenze, l’equilibrio tra governo, maggioranza e opposizione nella gestione della vicenda. Così invece, per l’ennesima volta, si prendono decisioni repentine che alimentano il panico e il pessimismo sul settore bancario e finanziario senza una prospettiva chiara di recupero e ripartenza. Dc e Ps aggiungono al carico anche il commissariamento di Asset. “Di fronte ai danni irreparabili che questi interventi stanno generando sull’intero sistema – accusa Via delle Scalette - il Governo non sa opporre altro che l'intangibilità dell’operato di Banca Centrale ignorando totalmente i compiti e le responsabilità che spettano inderogabilmente all’Esecutivo, che definisce “inesperto, arrogante e incapace, che sta generando insicurezza e allarmismo, che non propone soluzioni eccezion fatta per l'ipotesi di ricorso al debito estero o alla patrimoniale”. “E' ancora in campagna elettorale – rincara la dose il Ps – che va avanti solo per slogan e demagogia, e che vuole creare panico per preparare i cittadini a grandi sacrifici”. Entrambi i partiti annunciano iniziative politiche e il coinvolgimento della cittadinanza.
Monica Fabbri
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