L’Esecutivo di Riforme e Libertà ha preso in esame gli ultimi incontri con le categorie economiche e le organizzazioni sociali sulla riforma della pubblica amministrazione. L’opposizione lavora ad una strategia comune valutando sia il lavoro avviato nella Commissione Esteri che negli altri organismi consiliari. Sulla riforma del settore pubblico restano forti perplessità. “Abbiamo da sempre avvertito la necessità di portare avanti un provvedimento di riforma del settore – dice Paride Andreoli – orami indispensabile e inderogabile, ma il lavoro svolto dalla segreteria non sembra che vada nella direzione possa rispondere alle esigenze di modernizzazione, in considerazione anche degli incontri svolti con categorie economiche e sociali”. La minoranza ha inoltre valutato il caso cassa di risparmio e le nomine dei vertici. Negativo il giudizio sugli accordi in fase di definizione con l’Italia, in particolare su quello valutario dove, dice Andreoli, è lo stesso governo ad annunciare ritardi, auspicando la firma per il mese di agosto. In serata il coordinamento dei Democratici di Centro è tornato sulla preoccupazione per la vicenda Carisp, ribadendo inoltre la perplessità per la riforma del settore pubblico, di cui non si conoscono neppure i costi. I DdC hanno lamentato l’ assenza di un progetto economico da parte del Governo. In ultima analisi il coordinatore Lonfernini ha fatto una valutazione positiva dell’incontro promosso dal vescovo con gli esponenti politici. “C’è una forte condivisione del concetto di responsabilità rivolta al bene comune e sulla necessità che tutti si mettano in gioco per difenderlo”.
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