Opposizioni dalla Reggenza: lunedì in aula la richiesta di anticipare il dibattito sul sistema bancario

Opposizioni davanti alla Reggenza per anticipare alla suprema magistratura quanto chiederanno all'aula. “Fermiamo il percorso e diamo voce al Parlamento – è perentorio il segretario della DC, Giancarlo Venturini – anche alla luce delle ultime vicende legate ad Asset”: la liquidazione coatta disposta da Bcsm; l'accoglimento del ricorso all'amministrazione straordinaria del tribunale, “che invita anche – dice - a riflessioni su come sia stata condotta la stessa liquidazione coatta”.
L'appello è alla maggioranza “a un voto, con noi, di responsabilità” - dice Roberto Ciavatta di Rete: “L'ordinanza del tribunale apre alla richiesta di risarcimento danni per almeno 60 milioni di euro – tanti ne sono usciti per il commissariamento – e con l'incorporamento di Asset in Carisp le responsabilità ricadrebbero sull'Eccellentissima camera, sullo Stato, su tutti i cittadini.
Attacco a Banca Centrale negli effetti del suo operato: perdita di liquidità, crisi di fiducia, insomma, danni a tutto il sistema. All'unisono chiedono dimissioni dei vertici di via del voltone; per Alessandro Cardelli (DC) “dovute come le dimissioni del coordinamento di vigilanza per un commissariamento che – al di là delle motivazioni - non è stato fatto come si doveva”. Sulla pubblicità delle motivazioni interviene Stefano Canti, DC: “Contraddittoria la maggioranza – dice – se Civico10 le chiede, è arrivato il momento di disporne, per fare chiarezza”.
Ancora all'unisono ribadiscono l'aspettativa sulle dimissioni del segretario alle Finanze. Caos istituzionale per Elena Tonnini (Rete) che a Celli attribuisce un approccio distorto al ruolo di Banca Centrale: “Lo considera un potere al pari del tribunale, mentre è organismo soggetto al rispetto delle leggi”.
Rincara Iro Belluzzi, PSD: “Alla maggioranza chiediamo di considerare quanto scritto sull'ordinanza, ma soprattutto di fare chiarezza su quali siano i poteri dello Stato. Il tribunale è uno dei poteri, Banca Centrale no”.
Apre ad altri fronti Luca Lazzari, MDSI: “Quella disposta da Banca Centrale è una cura atroce, che va fermata, perché sta uccidendo il paziente. Se qualcuno ha sbagliato in Asset che paghi, ma non si distrugge un istituto, tantomeno un sistema”.
Credibilità del sistema e di Banca Centrale: cita la lettera del governatore di Bankitalia Visco sul progetto di gestione degli NPL: “significativa - dice – perché disconosce Bcsm, riconoscendo invece bensì in ABS il proprio interlocutore”.

AS

Nel video, le interviste a Alessandro Mancini, PS e a Roberto Ciavatta, Rete

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