Il leader del Partito Comunista Cinese e presidente della Repubblica, Hu Jintao, ha lanciato oggi un allarme contro la corruzione, in un raro discorso pubblico pronunciato in occasione del 90esimo anniversario della fondazione del Pcc. Il suo discorso è stato il culmine di una martellante campagna di propaganda che ha cercato di rivitalizzare le radici ideologiche del Partito. Nel timore di una "rivoluzione dei gelsomini" sul modello di quelle avvenute in alcuni Paesi arabi, decine di dissidenti e critici del regime sono stati arrestati o sottoposti ad altre forme di limitazione della libertà. A farne le spese, secondo un rapporto diffuso da Amnesty International, soprattutto gli avvocati indipendenti, che promuovono l'uguaglianza davanti alla legge di tutti i cittadini, compresi i dirigenti del partito e del governo.
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