Il Partito Socialista sostiene il reddito di cittadinanza
Questa proposta, oltre ad essere perfettamente in linea con diverse direttive europee e con un progetto di legge depositato nella scorsa legislatura dal gruppo consiliare del Psrs, intende garantire un reddito minimo a chi - in un determinato periodo e sulla base di precisi requisiti - si trova senza lavoro oppure è tagliato fuori dall’accesso alla cassa integrazione e alla mobilità. Casi di questo genere sono in fortissimo incremento e per questo il disegno di legge di Civico 10 deve essere tenuto in seria considerazione.
Infatti, in un contesto di profonda crisi socio-economica i temi della solidarietà e dell’equità assumono una rilevanza strategica.
La carenza o, ancor peggio, l’assenza di adeguate forme di tutela verso le fasce più deboli della società rappresenterebbe senza alcun dubbio un errore imperdonabile che andrebbe ad alimentare un conflitto sociale sempre più marcato.
Innumerevoli, anche nel corso della precedente legislatura, sono state le proposte avanzate dai rappresentanti del PS: oltre al reddito di cittadinanza, è giusto ricordare l’introduzione del quoziente familiare nel sistema fiscale sammarinese e la predisposizione di un fondo di solidarietà a sostegno delle persone prive di occupazione e non supportate dagli ammortizzatori sociali tradizionali.
La pesantissima recessione, con cui il Paese si sta confrontando da oltre 4 anni, impone scelte politiche coraggiose.
La moria di imprese e la conseguente liquefazione di centinaia di posti di lavoro debbono essere urgentemente contrastate con la definizione di un piano di sviluppo pluriennale. In tal senso il tavolo di confronto pubblico-privato, che verrà a breve riunito e al quale parteciperanno non solo le forze politiche ma anche le sigle sindacali ed imprenditoriali, costituisce un’opportunità significativa per condividere una piattaforma di interventi concreti orientati a ridare competitività alla nostra economia all’interno di un quadro di regole assolutamente conforme agli standard internazionali in materia di legalità e trasparenza. L’attrazione di nuovi investimenti e capitali, con lo specifico obiettivo di creare nuovi posti di lavoro, è la priorità su cui si deve immediatamente confrontare la politica, a prescindere dai ruoli istituzionali attualmente ricoperti.
I primi passi mossi dal governo, a distanza di quasi due mesi dal suo insediamento, purtroppo non sono particolarmente incoraggianti. Latitano le risposte concrete ed emerge una mancanza di coesione programmatica all’interno di alcuni settori della maggioranza consiliare.
Il Partito Socialista, sulle tematiche riguardanti il futuro della comunità sammarinese, continuerà a mantenere un atteggiamento serio e propositivo. In particolare proseguirà le proprie battaglie in favore degli individui più deboli e più colpiti dalla crisi rilanciando le importanti proposte, tra cui il fondo di solidarietà, su cui sono già intervenute deliberazioni favorevoli da parte del Consiglio Grande e Generale.
Non basta infatti parlare di crescita e di sviluppo se contemporaneamente non si intraprende in modo concreto la strada della riduzione delle disuguaglianze garantendo adeguati livelli di protezione sociale.