Le modifiche apportate alla manovra determinano un miglioramento del risparmio pubblico pari a 1 miliardo e 43 milioni nel 2011, 200 milioni nel 2012 e 191 nel 2013. Intanto Umberto Bossi ribadisce di preferire le elezioni a un governo retto su pochi numeri e accusa i finiani e la sinistra di temere il voto. Immediata la replica del Presidente della Camera: “Nessuna paura, ma in questo momento le elezioni non servono al Paese”. A tenere banco è stato poi il videomessaggio di Fini che qualcuno ha letto come una frenata. “Abbiamo ritirato la delegazione dal governo - dicono da Futuro e Libertà - e ci comporteremo di conseguenza con la sfiducia”. Fabrizio Cicchitto chiede ai finiani di dire che cosa vogliono fare, decidendo con chi stare. Il Pdl per il capogruppo si è ricompattato. In ogni caso, se il governo dovesse cadere - dice - la via naturale sarebbero le elezioni anticipate. A Bersani invece interessano poco le “micro manovre” guidate da Fini attorno all’esecutivo. “E’ inutile fare i meteorologi della situazione ogni giorno - sostiene - guardiamo il punto di fondo: il Governo ha perso il rapporto col Paese, perché non ha avuto la capacità di rispondere ai problemi”. Perentorio Di Pietro che dichiara: “Fini il 14 dicembre si gioca la sua ultima partita”. In giornata ha fatto eco la notizia, appresa dall’Ansa, che vuole il ministro delle Pari Opportunità Mara Carfagna sul punto di dimettersi dal governo e dal PdL.
Silvia Pelliccioni
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