Il passo indietro di Berlusconi riapre i giochi
Un annuncio che suona come una naturale investitura ad un Monti bis, ricompatta i moderati. E rafforza Angelino Alfano. Il segretario del Pdl, che pare destinato a vincere le primarie di centrodestra che Berlusconi vorrebbe a dicembre stracciando ogni possibile sfidante, sostiene che la decisione del suo mentore “cambierà il domani”.
Tuttavia, non tutti sono convinti che il Cavaliere voglia farsi davvero da parte. Le prime perplessità arrivano da Romano Prodi. “Non si sa mai”, rileva cauto l’unico esponente della sinistra che lo ha battuto alle elezioni. E sull’effettiva decisione di Berlusconi di abbandonare il campo è scettico pure Bossi, che però non vede all’orizzonte avvicinamenti tra Lega e Pdl. “Noi correremo da soli e stiamo crescendo”, ammonisce il senatur continuando a schierare la Lega contro Monti. E mentre il governo continua a lavorare alle modifiche alla legge di stabilità chieste praticamente da tutti i partiti senza però toccare i saldi della manovra nel centrosinistra continua il confronto in vista delle primarie, con Renzi che continua a sperare nel “botto finale” malgrado le regole a lui sfavorevoli. Ma l’annuncio di Berlusconi rimescola le carte al centro. Non sono pochi a pensare ad un possibile avvicinamento tra il Pdl e l’Udc, anche se per ora Casini non scopre le sue carte e tira dritto sulla sua lista per l’Italia. A giocare a favore sarebbe il sostegno condiviso per Monti, che però sul futuro non si sbottona.