Patrimoniale, Celli: "porterà 14,1 milioni"; opposizione, "è iniqua"

Patrimoniale, Celli: "porterà 14,1 milioni"; opposizione, "è iniqua".
Si riparte dagli emendamenti. Ieri sera i gruppi consiliari raggiungono l'accordo scongiurando l'approvazione della patrimoniale di notte.
Rimangono le critiche dell'opposizione ad un provvedimento “che frena la crescita”.
Ps e Rete chiedono di abrogare l'articolo uno, sostenuti da Dc e Psd. Mettendo in discussione il provvedimento in toto. C'è contrarietà al metodo, a un'impostazione sbagliata - dice Elena Tonnini - “senza elementi di equità”. “La patrimoniale si contestualizza in un momento economico difficile- aggiunge Alessandro Mancini – e avrà un impatto sulla tenuta dei conti delle famiglie, peserà sulle attività economiche e produttive. Mette una pezza – continua – sull'assenza di politiche governative”. “Di straordinario non ha nulla se non la follia” - commenta Matteo Zeppa che fa notare che è molto più facile colpire ad ampio spettro, ma così facendo si pesa per oltre il 70% sul ceto medio basso. “E' la pietra tombale – dice - su un bilancio falsificato”.
La Dc si associa. Mancano dati precisi per costruire un ragionamento intorno al decreto – accusa Stefano Canti mentre per Teodoro Lonfernini siamo di fronte ad una legge straordinaria che non consente al paese ciò per il quale maggioranza e governo continuano a promuovere in maniera artefatta. Iro Belluzzi si aspettava un'ammissione di responsabilità politica per gli errori compiuti nel settore bancario e finanziario. “La patrimoniale – attacca – è il primo frutto velenoso, il paese è stato messo nelle condizioni di doversi indebitare”. L'emendamento abrogativo non passa con 20 sì e 31 no.

La patrimoniale non piace neppure alla maggioranza ma è necessaria – ha sostenuto con forza ieri, nell'ambito della discussione generale – per l'equilibrio di bilancio. E' chiaro che non produce sviluppo – chiarisce nella notte Roberto Giorgetti – ma serve a reperire risorse per i conti pubblici mentre si mettono in campo altri interventi per il rilancio. Ammette che senza prospettiva di sviluppo certi interventi sono inutili ma evidenzia i segnali di ripresa, nel lavoro e negli investimenti delle aziende.

“La situazione attuale è migliorata rispetto a un anno fa” ribadisce Giuseppe Morganti, che ricorda la disponibilità di governo e maggioranza fin dalla presentazione della prima bozza nel recepimento delle esigenze espresse da categorie economiche e sociali. Va riconosciuto un elemento nuovo: l'aver preso di mira non solo i patrimoni immobiliari ma anche liquidi e finanziari. L'ampliamento della base imponibile ha permesso forti abbattimenti. Simone Celli fornisce numeri.

Si prevede un gettito di 14,1 milioni di euro. Di questi, 3,5 sulle attività finanziarie come la raccolta indiretta in territorio e 2 milioni sugli strumenti finanziari detenuti all'estero. Per il patrimonio netto delle persone giuridiche si parla di 3,6 milioni di euro. La parte relativa agli immobili porterà 5 milioni. Il segretario intende però sottolineare la scelta politica di incidere in maniera meno pesante sul bene casa che la per realtà sammarinese – dice - “è bene fortemente sociale”.

L'opposizione chiede però di esentarla totalmente e di sollevare dall'imposta gli immobili gravati da mutui. “È un diritto e non va leso”, afferma. Ed è proprio questo il nervo scoperto. “Prendiamo atto – dice Marica Montemaggi – che l'opposizione voglia l'esenzione indipendentemente che si tratti di un appartamento di 50 metri o una villa da milioni. “Non regge la motivazione del nucleo familiare” - dice Giuseppe Morganti. “La legge – spiega - tutela i casi in cui supera le 4 persone”. “La prima casa è prima casa a prescindere”, per Grazia Zafferani. “Sta a chi farà controlli Icee e tributari verificare chi può permettersela”.

Insomma, due visioni diverse. Che vanno entrambe rispettate – dice Celli, che apre, invece, ad una maggiore progressività dell'aliquota. Ma nonostante la convergenza di fondo con l'emendamento di Dim – spiega - ci sono complessità di carattere tecnico. Il principio è però “condivisibile” e assicura approfondimenti per intervenire eventualmente con successivo decreto.

Bocciata anche la proposta di tassazione degli immobili sfitti. “Ragionamento che va affrontato – dice il segretario – in maniera organica e strutturale. Lo si farà in sede di revisione dell'IGR.

Passa invece la richiesta di Dim di detrazione con abbattimento dell'80% per i terreni agricoli coltivati con metodo agroecologico.

Tra le modifiche del Governo il pagamento della tassa anche per le banche con credito d'imposta e l'aumento della detrazione (fino a 400 euro) per abitazioni sede di residenza anagrafica e di attività economica e professionale.


Si parla anche di Iceeannunciato ma non ancora in vigore”, ma Guerrino Zanotti spiega che il Governo ci sta lavorando e che prima del 30 di settembre si arriverà con il testo del decreto.
I lavori terminano, come da ordine del giorno, alle 17. La ratifica della patrimoniale è rimandata a giugno.

MF

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