Patrimonio Pubblico: i micologi creano un comitato per promuovere il referendum
La legge sulla maggioranza qualificata, modificata in Consiglio che ha ripristinato la maggioranza assoluta, era stata promulgata proprio per evitare un referendum popolare, promosso dall’associazione micologica: in quell’occasione fu convocato d’urgenza un Consiglio con quell’unico punto all’ordine del giorno. Ora la legge è stata modificata e la micologica torna all’attacco: “Stigmatizziamo – dicono – l’operato di tutti quei consiglieri di maggioranza che supinamente hanno permesso che si verificasse questa ennesima aggressione speculativa”. I micologi si impegnano a partecipare alla creazione di un comitato che promuova un ulteriore referendum. L’opposizione darà il suo sostegno: “L’ipotesi referendum è necessaria – dice Pier Marino Mularoni, Democratici di centro – dopo il blitz della maggioranza. Preferiremmo che il comitato fosse formato da gente comune, ma noi ci siamo”. “Si tratta solo di stabilire tempi e modi – aggiunge Ivan Foschi, Sinistra unita – Anche perché il referendum non era stato celebrato all’epoca, e non è escluso che si possa ripresentare lo stesso quesito. Abbiamo condotto una dura battaglia in Consiglio, e appoggeremo ogni iniziativa utile a tutelare il territorio”. “Noi dobbiamo dare risposte alle imprese – replica Luigi Mazza, Democrazia cristiana – e prima di tutto va evitata confusione, non si daranno terreni per aree residenziali, ma ad imprese artigiane e industriali che presentino seri progetti di espansione e che garantiscano livelli occupazionali”. E sulla ipotesi di sottoporre la legge a referendum confermativo Marco Gatti conclude: “Se ogni volta che il governo prende una decisione dovesse passare dal referendum, vorrebbe dire che non siamo in grado di governare. Nostro compito è prendere decisioni, spiegarle, e poi applicarle”.
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