Il Patto ha incontrato le categorie economiche e sociali

Il Patto ha incontrato le categorie economiche e sociali.
E’ una fotografia tutt’altro che rassicurante quella che emerge nei colloqui del Patto per San Marino con le categorie economiche e sociali del Paese.
Gli effetti della crisi sul sistema economico sammarinese sono pesanti, il numero dei cassintegrati potrebbe salire fino a 1.500, il buco economico sfiorare i 5 milioni di euro. Ci sono aziende che chiudono, un comparto turistico che rischia di non reggere, con perdite di fatturato che solo nell’ospitalità arrivano al 20%, come confermato gli albergatori.
I consumi interni sembrano stabili, ma il commercio è in sofferenza. Uniche positività quelle del mondo agricolo, che già ha superato la sua crisi e oggi è più solido grazie alla capacità degli operatori di ricavarsi nicchie di mercato. Soffre il settore della finanza, che sconta i ritardi nella lotta al riciclaggio.
Da Assofin un appello: chiudete le finanziarie che non lavorano. Quello che serve – e tutti lo confermano – è un nuovo progetto economico per San Marino, ambizioso e di ampio respiro.
Si è parlato anche di fiscalità, al tavolo del confronto con il Patto per San Marino, e di riforme, prima fra tutte quella della Pubblica Amministrazione, poi di pensioni, di tariffe e di risparmi, sia per le imprese e sia per le famiglie.
Di accessi più facilitati al credito, specialmente per le imprese minori, di strategie comuni per fare sistema, per trasformare una crisi globale in un’occasione di ripensamento.

Sergio Barducci

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