Il "Patto per San Marino"
Assunzioni di responsabilità con le quali si presenteranno agli elettori, con l’intento, ovviamente, di raccogliere il consenso necessario a portare avanti un progetto di rottura, “di distacco da una politica che fino ad ora – dichiarano – ha prodotto instabilità, condizionata da un sistema di potere –dicono – dove gli interessi di pochi hanno frenato le riforme e compromesso molti rapporti, primo fra tutti con l’Italia”.
Quello che li ha portati alla formazione della coalizione è un percorso lungo, fatto di convergenze, segnato da aggregazioni che hanno consentito di semplificare il quadro politico.
“Essere in tanti – spiega Pasquale Valentini – significa aver fatto un lavoro impegnativo, vogliamo dare al Paese un governo capace di stabilità e operatività”.
Ma quello di oggi non è per loro un punto di partenza: il lavoro iniziato dovrà proseguire anche dopo la consultazione elettorale, per dare al Paese un soggetto politico preciso. Mario Venturini parla di un impegno morale che si vuole estendere anche ad altri.
“Per il futuro – gli fa eco Gabriele Gattei – ci proponiamo di cambiare la politica di questo Paese, uscire da quei percorsi che hanno reso San Marino meno brillante di quanto lo era e di quanto potrebbe esserlo”.
Angela Venturini mette in evidenza le attenzioni verso le politiche sociali e la presenza di donne che, dichiara “non saranno solo un adempimento alla legge elettorale, ma la volontà di portare una tensione nel modo di fare politica”.
Sul programma ci stanno lavorando e a chi li critica per non averlo pronto rispondono di volerlo valutare con estrema attenzione per assicurare il massimo della determinazione nel portarlo avanti.
“Lo presenteremo – aggiungono – alla scadenza, dopo aver incontrato le forze economiche e sociali ed averlo aggiornato con i loro contributi”.