Una porta verso l’Europa. E’ questa la portata dell’ accordo di collaborazione finanziaria firmato con l’Italia. Il patto per San Marino interviene il giorno dopo la firma per ribadire che non c’è stata alcuna svendita di sovranità. Ad avere la percezione di quanto avvenuto ieri, sono stati soprattutto gli operatori economici. Perché l’intesa bilaterale significa il rilancio del nostro sistema economico e finanziario in ambito internazionale, così come la ritrovata operatività per le nostre banche, con la normalizzazione dei rapporti, anche se l’accordo non è operativo. altro aspetto è quello della collaborazione reciproca. Nessuna intromissione di Banca d'Italia a San Marino, per la maggioranza, se non con compiti di vigilanza in quegli istituti di credito nei quali c’è una partecipazione italiana. Lo stesso però sarà possibile per il nostro organismo di vigilanza oltre confine. “Casi come quello di Asset – commenta Roberto Giorgetti – si sarebbero potuti evitare”.
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