“Ciò che è stato scritto sui social network sono fantasie. Non ho alcuna intenzione di dimettermi dalla segreteria del Partito”. Non lasciano spazio ad interpretazioni le dichiarazioni di Marco Gatti, che abbiamo contattato telefonicamente. Quanto alla posizione di Rete, che lo aveva invitato a fare un passo indietro, facendo riferimento all'inchiesta Fil Rouge, Gatti preferisce non replicare limitandosi a dire di essere “sereno proprio come un anno fa”; non ci sarebbero elementi nuovi, insomma. Chissà se di questo argomento si parlerà in questi mesi in vista del Congresso; di certo non ne è stato fatto cenno durante la festa del tesseramento al Centro Azzurro. “Delle problematiche di Partito – ha detto Gatti nel suo intervento – è bene parlare nelle sedi apposite, nelle sezioni, dove tutti sono invitati a collaborare”. “L'identità di un Popolo che segna la storia”: questo lo slogan scelto per la campagna di adesioni; in un anno particolare: quello del 65esimo anniversario della fondazione del Partito. “Una storia – ha affermato Gatti – frutto del contributo di migliaia di persone in questi decenni. Tutti noi – in questo momento difficile – abbiamo un dovere: lasciare un'impronta nella crescita del Paese”.
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