I due alleati di maggioranza danno un giudizio positivo del governo straordinario, come capace di fare grandi riforme e riportare il paese alla normalità. Convergenze sono emerse anche sulla necessità di definire regole precise di gestione della cosa pubblica che garantiscano trasparenza; sul territorio, con la necessità di riqualificazione e maggiori infrastrutture; sullo stato sociale; sulla riforma previdenziale; sul turismo e commercio, rilanciando il settore con eventi di qualità, capaci di puntare sul binomio cultura e turismo. Qualche divergenza sul rapporto con l’Unione Europea: secondo il segretario Dc Menicucci “bisogna rivedere gli accordi del ’92 per una maggiore integrazione”. Europa che resta una delle priorità del Psd, che in una nota parla di analogie di vedute con la Dc, sia nel percorso di integrazione con L’EU che nella necessità di riforma della legge elettorale. Visioni diverse sembrano scaturire anche dall’accordo con l’Italia, che per la Dc non deve penalizzare San Marino e sulla gestione della sanità. 'Sulla difesa della vita partiamo da posizioni ideali diverse – ammette Menicucci – che vede un alleato che non se la sente di andare contro il comune sentire dell’opinione pubblica'. Particolare rilevanza alle future politiche sia sul piano del metodo che della visione nella gestione della cosa pubblica e della politica estera. Argomenti sui quali il confronto resta aperto.
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