Pdcs su Legge Sviluppo: "povera nei contenuti e con scarsa visione politica"
“Nelle sue linee di principio - spiega Teodoro Lonfernini - ha un'azione liberale debole e un assistenzialismo forte”.
Da Via delle Scalette ci si aspettava di più dopo nove mesi di Governo. “Una proposta più strutturale”– dice Francesco Mussoni, che non fa sconti: “questa legge denota povertà nei contenuti, scarsa visione politica, poca esperienza e conoscenza del mondo del lavoro. Propone timide aperture, manca di coraggio, crea burocrazia e introduce storture nella contrattazione collettiva”.
Lo sguardo va alle lotte del sindacato e alla cancellazione di un diritto acquisito. “C'è una tradizione del lavoro più profonda che in altri ordinamenti, conquista che non andava minimizzata”. Nel mirino anche gli incentivi e bonus, “visione superata per un paese uscito dalla black list”.
Sulle 50 residenze per investimenti economici “è mancato il coraggio”, continua Lonfernini che sentenzia: “quando offri il peggio ottieni il peggio”.
“Aberrante”, poi, l'introduzione del registro immobiliare presso la camera di commercio. Impone l'obbligo ai proprietari di immobili sfitti di iscriverli nel nuovo registro, in barba alla riservatezza e al principio della proprietà privata.
La Dc è pronta a confrontarsi sui grandi temi ma anche a dare battaglia. Sulle banche invita a sedersi tutti al tavolo per mettere in sicurezza il sistema. Non è piaciuta la genesi della nomina del Direttore di Bcsm. E chiede, in vista del gradimento, maggiori riferimenti dal Segretario alle Finanze.
MF