La scelta di abbandonare i lavori consiliari è stata al centro anche della riunione del Consiglio Centrale del partito democratico cristiano. Tutti, riassume il segretario Venturini, hanno condiviso la posizione assunta dal gruppo consiliare anche se non consona alla natura del nostro partito. Abbiamo cercato di privilegiare il dialogo fino alla fine, e lo dimostrano gli emendamenti preparati all'assestamento di bilancio. La situazione però, ricorda Venturini, è precipitata all'improvviso con la decisione del governo di portare in Aula l'emendamento sui 200 milioni di debito pubblico. Negli incontri dedicati al bilancio si era accennato a questa possibilità, sottolinea, ma non si è mai parlato di una cifra del genere. Per la DC, rimarca Venturini, proseguire su questa azione non vuole però assolutamente dire disimpegno. Il parlamentino democristiano sta anche valutando la possibilità di proporre qualche referendum propositivo ma, sui temi che si vogliono affrontare, il segretario del pdcs, non anticipa altro.
Sonia Tura
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