Pdcs: soluzioni alternative al debito estero, "senza confronto pronti al referendum"
La Dc ne è convinta: ci sono soluzioni alternative al debito estero. Sta elaborando proposte, le vuole condividere con politica, forze sociali e imprenditoriali. Torna a chiedere un tavolo congiunto.
E' un messaggio politico forte, lanciato in un momento in cui – spiega Mussoni – “stiamo diventando fragili, attaccabili. Effetto – spiega – dello svuotamento della ricchezza del sistema bancario sotto le mentite spoglie della ristrutturazione. “Dove sta scritto – domanda – che dobbiamo diventare poveri?” C'è un grande problema di trasparenza e legalità – rimarca Gatti, che torna su Carisp. Ricorda che il cda vorrà prendere decisioni che condizioneranno la banca. “A decidere – dice - saranno membri dimissionari”. "C'è una grossa partita che riguarda gli npl, Delta". La Dc teme che il problema di Cassa possa diventare la fortuna di qualcuno e torna alla carica con la commissione d' inchiesta sul sistema bancario. Non è stata inserita all'odg del Consiglio. Verrà riproposta per la seduta di giugno.
MF