Il partito dei Democratici è il primo della coalizione a completare l’iter della formazione del nuovo esecutivo secondo le indicazioni contenute nell’accordo straordinario. Dopo la nomina di Fausta Morganti nel gruppo di coordinamento, ha proceduto alla designazione dei propri rappresentanti in seno alle sei sedi di confronto previste nel programma di attuazione. La scelta che si è affermata è stata quella di affiancare, in questi organismi, un Consigliere ed un esponente non eletto in parlamento. Per il gruppo che si dovrà occupare degli aspetti istituzionali saranno Francesca Michelotti e Pietro Chiaruzzi, per quello che prenderà in carico le questioni internazionali, Giuseppe Morganti e Daniela Berti, per le Politiche finanziarie: Marino Riccardi e Carlos Muriaca, per le Politiche di sviluppo economico: Roberto Bucci ed Emilio della Balda, le politiche sociali toccheranno ad Alessandro Rossi e Giovanni Giardi, gli aspetti previdenziali, pensioni in primo piano, a Stefano Macina e Guerrino Canotti. Si tratta, al momento, di persone indicate dall’esecutivo del PdD, dalle quali dovrà essere accettato l’incarico. Nel pomeriggio sarà il Partito socialista a fare la stessa cosa. Per il gruppo di coordinamento appare piuttosto scontata la nomina di Antonello Bacciocchi, la cui candidatura è trapelata nei giorni scorsi. Per il garofano si porranno anche altre questioni politiche di incarichi dirigenziali. In primo luogo quella del Capogruppo Consigliare, dopo il passaggio di Bacciocchi al gruppo di coordinamento dell’attività di governo. In questo caso, secondo le indiscrezioni, potrebbe essere Fiorenzo Stolfi a ricevere l’incarico di guidare l’operato del gruppo parlamentare. Cambio al vertice anche per l’incarico di Presidente del PSS, lasciato vacante da Antonio Volpinari, recentemente nominato coordinatore del Congresso di Stato. Qui i papabili sarebbero i due ex segretari, Maurizio Rattini e Alberto Cecchetti. La decisione spetterà all’assemblea dei delegati, che i socialisti potrebbero riunire entro fine mese o al massimo agli inizi del prossimo. Per quella data il garofano dovrà trovare una convergenza su un’unica candidatura. Poi, sempre in casa socialista, si prospetta un rinnovamento anche nelle fila della segreteria. Considerato che Capogruppo e Presidente siedono di diritto, insieme al Segretario politico, nell’organismo di gestione del partito, si pone la questione della sostituzione di Antonello Bacciocchi e Antonio Volpinari, passati agli incarichi già citati. A concludere l’iter di assestamento del nuovo governo sarà la Dc, che per lunedì sera ha convocato la propria direzione. In quell’occasione i vertici del PDCS dovranno nominare il proprio rappresentante nel gruppo di coordinamento; secondo le indiscrezioni la scelta dovrebbe cadere su Pasquale Valentini.
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