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PdL “Sviluppo”: focus odierno su denatalità, politiche familiari ed emergenza abitativa

Maggioranza coesa, in Commissione Finanze. Respinti una serie di emendamenti delle Opposizioni, in vista di un successivo confronto su PdL ad hoc

21 gen 2025
Commissione Finanze
Commissione Finanze

Autentico scoglio dell'esame in sede referente, quello che è de facto l'ultimo articolo del PdL “Sviluppo”: il 19; o meglio l'infinita “coda” di emendamenti ad esso collegato, buona parte dei quali delle Opposizioni. Quasi fossero programmi alternativi di governo, con input che spaziano dalla salvaguardia dei salari all'emergenza casa. Focus odierno sulle politiche familiari; diversi gli spunti. Dall'idea di un “congedo di genitorialità” alla normazione della figura del “caregiver”. Proposte respinte; segnale forte però l'approvazione unanime di un OdG che impegna il Congresso a presentare entro marzo un piano d'intervento su natalità e famiglia, che raccolga i suggerimenti – anche delle forze di Minoranza – emersi nel dibattito. Proseguito poi con proposte sugli asili nido elaborate da Motus ed RF. Richieste da quest'ultima una sospensione delle rette dei nidi pubblici e più contributi dello Stato a quelli privati convenzionati.

Il Segretario Lonfernini ha tuttavia spiegato come sia in fase di elaborazione un PdL di riorganizzazione degli assetti scolastici; visti i dati “molto preoccupanti” sul fronte demografico. Al contempo – ha rivelato - si sta pensando alla creazione di un nuovo nido con più posti per i bimbi sotto l'anno di età. Respinto anche il proposto ampliamento temporale dell'operatività dei centri estivi, ed il dimezzamento delle rette. Necessarie fra l'altro valutazioni sull'impatto economico, ha spiegato il Segretario all'Istruzione. Dalle fila del PSD si è ricordato come lo scorso anno fossero stati spesi 600.000 euro solo per i compensi degli animatori; a fronte di entrate per 340.000 euro. Ripetuti, nel pomeriggio, i riferimenti all'ICEE. A seguire il capitolo edilizia sovvenzionata; con una robusta batteria di emendamenti di RETE. Ad esempio sul fronte delle verifiche; o per fronteggiare il “caro-mutui”. Il Segretario Gatti ha auspicato il ritiro dell'intero pacchetto; ritenendo più adeguato discuterne nell'ambito del PdL “casa”.

Così anche Libera, che ha ipotizzato per febbraio-marzo la Prima Lettura. Il Movimento ha comunque deciso di mantenere in votazione le singole proposte. Da qui una sequela di bocciature, vista la compattezza mostrata fino ad ora dalla Maggioranza. Diversi anche gli emendamenti in tema di locazione degli immobili, per dare risposte all'emergenza abitativa. Ancora lungo, insomma, il percorso; da esaminare decine e decine di pagine di testo collazionato.





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