SEGRETERIA AL TURISMO

Pedini Amati è un fiume in piena: "Spendiamo milioni per la rotonda a Borgo e non per la nostra sede"

"C'è una Segreteria di Stato senza una sede, un Segretario di Stato in ferie perché non può fare il suo lavoro, a livello di Paese questo è dignitoso?", si chiede Federico Pedini Amati, Segretario al Turismo. Dopo il cortocircuito che ha obbligato il personale della Segretaria al Turismo a evacuare lo stabile, non è stata ancora assegnata una nuova sede al Ministero e quella nella Contrada Omagnano è stata dichiarata inagibile dalla Protezione Civile. I collaboratori dislocati in altre sedi e il segretario Pedini Amati senza una scrivania. Impossibile lavorare in smart working, perché negli uffici sono esplosi alcuni pc con gli accessi utili alla connessione da remoto. "E' normale che facciamo una rotonda a Borgo Maggiore che non vuole nessuno - attacca il Segretario - e spendiamo chissà quanti milioni di euro? E' normale che mettiamo a posto l'asfalto di Dogana, che facciamo un bagno pubblico in piazzale Calcigni a 500mila euro e non c'è la sede del Turismo?". Lunedì Pedini Amati presenterà in Congresso una delibera per chiedere il trasferimento della sua Segreteria a Palazzo Graziani. "In realtà io l'avevo già portata ieri ma non è stata presa sul serio - conclude Pedini Amati -. Noi abbiamo una dignità e siamo persone prima di essere lavoratori e meritiamo rispetto. Ognuno deve rispettare i ruoli".

Nel video l'intervista a Federico Pedini Amati, segretario al Turismo
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