Un percorso locale di Agenda 21 da avviare a San Marino entro una data certa
Lo prevede la Convenzione di Rio de Janeiro - siglata dal Titano nel giugno 1992 e ratificata con Decreto Reggenziale due anni dopo – che i Paesi sottoscrittori si dotino di una versione locale di Agenda 21 quale riferimento globale per lo sviluppo sostenibile nel XXI secolo. Ora un gruppo di sammarinesi tramite istanza d'Arengo riporta in auge la questione e chiede l'avvio formale di un percorso in tal senso entro una data certa. Sono cittadini, aderenti o simpatizzanti del Coordinamento Agenda 21 San Marino, mossi dalla preoccupazione per il Paese, sempre più impoverito dalla crisi, e che hanno fatto loro la causa della sostenibilità spinti dall'idea che le generazioni attuali si debbano impegnare con un patto di solidarietà a garanzia delle prospettive di sviluppo delle generazioni future. L'istanza punta su una nuova progettualità partecipativa, affinché tutti i soggetti coinvolti (autorità, imprenditori, lavoratori, cittadini) siano decisori responsabili e non meri osservatori passivi di decisioni terze. Uno sforzo comune per il raggiungimento di una serie di obiettivi economici, sociali, culturali e di protezione ambientale. Primo step: la costituzione di un Forum di Agenda 21 per individuare i problemi prioritari; segue la stesura di un piano d'azione locale; infine, la sua applicazione, il monitoraggio e la valutazione dei risultati. Con questa istanza, in definitiva, i promotori sperano che le istituzioni vogliano dar corso agli impegni internazionali sottoscritti.
Silvia Pelliccioni
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