Pericolo aumento prezzi: Civico 10 commenta la segnalazione di Asdico e Ass. Consumatori
Nel momento in cui il Governo sta portando avanti la volontà di far girare sempre più risorse economiche sul circuito SMaC, con l’obiettivo di fare diventare la Smac un vero e proprio borsellino elettronico, il rischio che qualcuno se ne approfitti aumentando ingiustificatamente i prezzi, in particolare dei beni di prima necessità, è concreto.
L’intenzione del Governo, già espressa chiaramente, è infatti far si che gradualmente quello che già è successo con la cosiddetta “Tassa Etnica” per i frontalieri e con il gettone fisso dei Consiglieri, l’erogazione di tali rimborsi sulla SMaC, avvenga anche per le altre tipologie di rimborso che lo stato eroga. Pensiamo ai rimborsi scolastici, gli assegni di studio, gli assegni familiari, ecc. Tutte risorse che si andranno ad aggiungere a quelle già presenti in conseguenza del circuito di scontistica.
Quella mole di denaro virtuale, che presumibilmente crescerà nei prossimi anni, dovrà necessariamente essere speso in Repubblica, creando così un vantaggio voluto per le imprese commerciali sammarinesi che aderiranno al circuito di scontistica, ma limitando di fatto la concorrenza con l’esterno.
Questo può certamente fungere da input positivo per il rilancio del settore, ma dall’altra crea una sorta di “mercato protetto” che può spingere i furbetti ad alzare i prezzi in maniera giustificata. L’allarme delle due Associazioni in difesa dei Consumatori parlano in maniera particolare dei beni di prima necessità, anche perché la grande distribuzione è stata la prima ad aderire interamente al circuito scontistica SMaC.
Quello che è successo in Italia e a San Marino con il passaggio dalla Lira all’Euro dovrebbe averci insegnato che monitorare i prezzi, nel momento in cui si creano le condizioni ideali affinché questi possano crescere in maniera ingiustificata, è fondamentale. Invece veniamo a sapere dal comunicato delle Associazioni che l’Osservatorio Prezzi non viene convocato da anni, e addirittura la Commissione SMaC è rimasta nel limbo.
Risolvere questo problema in breve tempo deve essere una priorità, tra l’altro nel momento in cui il potere d’acquisto dei cittadini è stato messo in gravissima difficoltà da una crisi che si è mangiata ormai il 35% del nostro PIL e ha creato un esercito di 1600 disoccupati.
Comunicato stampa Civico 10