Petizione on line: "Rete e Civico 10 alleati alle prossime elezioni"
AIUTACI AD UNIRLI! Questo l'imperativo da cui parte la petizione - pubblicata sulla piattaforma multimediale change.org - che vorrebbe Rete e Civico 10 correre insieme alle elezioni politiche del novembre prossimo, creando una alleanza solida e di prospettiva. Elezioni che saranno decisive per le sorti della Repubblica – recita il testo - e saranno una delle ultime occasioni affinché il reale cambiamento si attui: cambiamento che, a parere degli anonimi estensori della richiesta, dovrebbe essere traghettato dai due movimenti come perno di un’alleanza libera da personalismi e da pesi di un passato governativo per nulla positivo. Insomma “Unire piuttosto che dividere, liberando il Paese dalla parentesi negativa delle ultime gestioni”. La petizione ha finora raccolto il sostegno di una sessantina di firmatari, ma il tam tam sui social è già iniziato. “Io l'ho firmata - dichiara Elena Tonnini – è una iniziativa che non parte da noi – aggiunge – ma non è un segreto che Rete da molto tempo voglia creare una base movimentista. Per noi è essenziale partire da un progetto che abbia “le mani libere”, per isolare i vecchi partiti. Un principio che nel 2012 ha ispirato – ricorda la Tonnini – prima la nascita, poi l'azione di entrambi i movimenti. Ora però – ribadisce il consigliere di Rete – è il momento di decidere da che parte stare, al di là delle prospettive dei partiti”. “La nostra posizione è chiara – risponde Matteo Ciacci – più volte Civico 10 ha illustrato la propria proposta, anche a Rete. Ma il nostro progetto “Dal dire al fare”, con al centro il rinnovamento e il cambio di metodo, è più ampio e guarda anche ad altri interlocutori che possono condividerne le finalità, come SSD e #Repubblicafutura. Rete invece su questo non ha mai tenuto un approccio aperto. La petizione ci fa piacere – chiarisce il coordinatore del movimento - ma ci devono essere alcune condizioni da valutare passo dopo passo, senza aut aut. Noi andiamo avanti, se un punto di incontro non ci sarà – conclude – allora, tranquillamente, ognuno per la propria strada”.
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