Piano Stabilità: per la Csu concertazione o conflitto. Ucs, pensioni e sviluppo non scollegate dal “riordino” sistema bancario
La riforma del sistema pensionistico, sottolinea, deve essere bilanciata dalla reale implementazione del settore produttivo per portare nuovo gettito e creare i posti di lavoro che servono a supportare le pensioni. Non si può parlare solo di tagli e non si deve impoverire il welfare, perché così si bloccherebbero anche tutte quelle imposte dirette che si creano quando il consumatore ha un potere d’acquisto che gli permette di spendere il proprio denaro in tranquillità. Pensioni e sviluppo non possono essere a loro volta scollegate dal “riordino” del sistema bancario, mentre la sanità e l’istruzione non devono subire tagli ai “servizi”, ma vanno attuati piani di sviluppo e sburocratizzazione reale. In testa a tutti questi argomenti, per l'unione consumatori, si colloca il debito pubblico e come si intende affrontarlo. Temi di questa portata, conclude la nota, devono per forza bilanciarsi fra di loro ed essere trattati ad un tavolo con tutte le parti, abbandonando posizioni di rigidità e trovando percorsi comuni, rapidi ma non frettolosi.