Le delegazioni dei parlamenti di Andorra, Cipro, Islanda, Liechtestein, Lussemburgo, Malta, Monaco, Montenegro e San Marino, per la seconda volta – dopo il vertice di Monaco del 2006 – si sono incontrate per un conoscere di più le rispettive realtà e per valutare iniziative comuni.
Al termine delle quattro sessioni tematiche è stata approvata una risoluzione. Uno dei passaggi fondamentali invita i nove a valorizzare la cooperazione, la promozione dei valori specifici, in un’ottica di unione nella diversità che possa concretizzarsi al di là dell’appartenenza all’Unione Europea. Unione a cui aderiscono Lussemburgo – che è uno dei fondatori – Cipro e Malta. I
l Montenegro presenterà richiesta ufficiale di ingresso il prossimo anno, mentre gli altri cinque paesi mirano, chi più, chi meno, ad una progressiva integrazione con l’Ue, pur non avendo ancora deciso di aderire a pieno titolo. Asimmetrica, rispetto al rapporto con l’Unione Europea, l’adesione all’Euro che è divisa ufficiale ad Andorra, Monaco, Montenegro e San Marino – paesi al momento extra UE – e Lussemburgo che invece è uno dei fondatori dell’Unione Europea.
Nella risoluzione finale i 9 paesi concordano di confrontarsi per decidere eventuali iniziative comuni negli organismi internazionali. Si esprime inoltre l’auspicio che i governi, in ognuno dei nove paesi, organizzano iniziative di promozione turistica degli altri otto stati.
Nelle quattro sessioni, hanno preso la parola per San Marino, Fernando Bindi - che, sull’Europa, ha dichiarato che non bisogna essere avulsi dalle dinamiche naturali della politica pur mantenendo le identità; Loris Francini, che, sui modelli economici di sviluppo ha auspicato un confronto periodico dei ministri economici, proposta poi recepita in larga parte nella risoluzione finale; Enzo Colombini che ha rimarcato l’importanza strategica di un impegno comune dei piccoli stati negli organismi internazionali. Rosa Zafferani ha concluso gli interventi trattando il tema delle residenze e dei soggiorni dei cittadini esteri nei piccoli paesi ed ha ricordato l’orientamento in materia del governo appena insediato in repubblica che intende prevedere una contingentamento, e cioè una sorta di tetto massimo annuale di soggiorni e residenze diminuendo i margini di discrezionalità. In Liechtestein, dove nel 2008, si svolgerà la terza conferenza dei Piccoli Stati, l’organizzazione si doterà anche di un nome e di un simbolo.
Al termine delle quattro sessioni tematiche è stata approvata una risoluzione. Uno dei passaggi fondamentali invita i nove a valorizzare la cooperazione, la promozione dei valori specifici, in un’ottica di unione nella diversità che possa concretizzarsi al di là dell’appartenenza all’Unione Europea. Unione a cui aderiscono Lussemburgo – che è uno dei fondatori – Cipro e Malta. I
l Montenegro presenterà richiesta ufficiale di ingresso il prossimo anno, mentre gli altri cinque paesi mirano, chi più, chi meno, ad una progressiva integrazione con l’Ue, pur non avendo ancora deciso di aderire a pieno titolo. Asimmetrica, rispetto al rapporto con l’Unione Europea, l’adesione all’Euro che è divisa ufficiale ad Andorra, Monaco, Montenegro e San Marino – paesi al momento extra UE – e Lussemburgo che invece è uno dei fondatori dell’Unione Europea.
Nella risoluzione finale i 9 paesi concordano di confrontarsi per decidere eventuali iniziative comuni negli organismi internazionali. Si esprime inoltre l’auspicio che i governi, in ognuno dei nove paesi, organizzano iniziative di promozione turistica degli altri otto stati.
Nelle quattro sessioni, hanno preso la parola per San Marino, Fernando Bindi - che, sull’Europa, ha dichiarato che non bisogna essere avulsi dalle dinamiche naturali della politica pur mantenendo le identità; Loris Francini, che, sui modelli economici di sviluppo ha auspicato un confronto periodico dei ministri economici, proposta poi recepita in larga parte nella risoluzione finale; Enzo Colombini che ha rimarcato l’importanza strategica di un impegno comune dei piccoli stati negli organismi internazionali. Rosa Zafferani ha concluso gli interventi trattando il tema delle residenze e dei soggiorni dei cittadini esteri nei piccoli paesi ed ha ricordato l’orientamento in materia del governo appena insediato in repubblica che intende prevedere una contingentamento, e cioè una sorta di tetto massimo annuale di soggiorni e residenze diminuendo i margini di discrezionalità. In Liechtestein, dove nel 2008, si svolgerà la terza conferenza dei Piccoli Stati, l’organizzazione si doterà anche di un nome e di un simbolo.
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