Pietro Grasso saluta per sempre il Pd e si schiera con la sinistra radicale
Dopo la rottura col Pd, che lo ha eletto e voluto presidente del Senato, avvenuta a causa della questione fiducia posta al “Rosatellum bis”, la nuova legge elettorale, e il conseguente approdo al gruppo misto, Pietro Grasso esce allo scoperto e lo fa all'assemblea della sinistra unitaria, cui aderiscono l'Articolo 1 di D'Alema, Bersani e Speranza, Sinistra Unita di Fratoianni e Possibile di Pippo Civati. “C'è in gioco il futuro dell'Italia – ha detto Grasso alla platea che gli ha riservato fragorosi applausi – e questa è la nostra sfida: battersi perché tutti siano liberi e uguali”. Ed è proprio questo il nome del nuovo soggetto politico, Liberi e Uguali. Grasso rivela anche alcuni retroscena, col Pd che gli avrebbe offerto poltrone per rimanere, da lui declinate. Ora si guarda a Giuliano Pisapia. Civati anzi gli chiede, “Dove Campo vai?”, giocando col nome del movimento dell'ex sindaco, Campo Progressista. Sempre più isolato il Pd di Matteo Renzi, che però sembra chiudere al nuovo soggetto a sinistra,
“A Grasso faccio in bocca al lupo – ha detto – ma bisognerà capire se comanderà lui o D'Alema. Votare per la sinistra radicale significa comunque fare un favore a Salvini e a Berlusconi”, ha concluso.
A destra Fratelli d'Italia ha confermato alla presidenza Giorgia Meloni, che ha presentato anche il nuovo simbolo, spariscono le scritte di Alleanza Nazionale e MSI, ma la fiamma c'è: “La nostra storia resta ma si va avanti”, ha detto. A Fratelli d'Italia ha aderito Daniela Santanchè, che abbandona dunque Forza Italia e Berlusconi.
Francesca Biliotti