Politica italiana. Anticorruzione ancora al centro del dibattito
Lo scontro sulla legge anticorruzione continua anche all’interno del governo, sullo sfondo delle indagini che proseguono in tutta Italia con nuovi arresti di amministratori locali. Ma Mario Monti rispetto alla crisi conferma il proprio ottimismo. Per superarla “c'é ancora da lavorare, ma siamo sulla buona strada”, dice il presidente del Consiglio confortato dall’entrata in vigore del fondo europeo salvastati. Inaugurando un nuovo stabilimento della Barilla, il professore continua a battere sul tasto della mobilitazione di tutte le energie del Paese, come quella in reazione al terremoto in Emilia, che considera “necessaria per tornare a crescere”. Ma se Di Pietro continua a criticare l’agenda Monti, sullo stesso registro di Vendola che dice no ad un’alleanza di centrosinistra che vada dal Pd a Casini, alla vigilia del varo della legge di Stabilità, con tagli agli statali ed agli enti locali per evitare l’aumento dell’Iva, i partiti continuano a batter cassa. Da qui la reazione del ministro Fornero che chiede di non compromettere la riforma delle pensioni e la preoccupazione del ministro Grilli che teme per la tenuta dei conti pubblici dopo la sentenza che blocca l’Imu sugli immobili della Chiesa. Intanto resta alta la tensione sulla legge anticorruzione. Il sottosegretario Catricalà aveva annunciato l’istituzione di un alto commissario ad hoc, ma ha dovuto fare marcia indietro dopo la reazione negativa del Pdl che minacciava di rallentare l’iter parlamentare del testo. In ogni caso Pd, Udc e Di Pietro chiedono il via libera il prima possibile ad una legge che, secondo il ministro Patroni Griffi, è una priorità assoluta.
Da Roma Francesco Bongarrà
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