Politica italiana: arriva l'ok del governo alle liberalizzazioni
Un parto difficile, quello di interventi che lasciano scontenti in tanti. Misure su cui Monti con i suoi ministri lavorano in un Palazzo Chigi blindato dalle forze dell’ordine, pronte a fermare eventuali manifestazioni a partire da quelle dei tassisti. Dunque, ministri chiusi per ore ed ore in una sala a valutare punto per punto un provvedimento che il presidente Napolitano ha definito “corposo e incisivo”. Dalla piazza non arrivano solo le voci delle proteste e gli annunci degli scioperi, da quello dei benzinai a quello degli avvocati, ma soprattutto pesano le posizioni delle forze politiche.
Solo il Terzo Polo si schiera senza se e senza ma con il governo.
“Liberalizzare significa più attenzione per il consumatore, più concorrenza. E' doloroso forse per alcune categorie ma e' necessario andare avanti”, sostiene Casini. Non del tutto soddisfatto delle misure in arrivo è il Pd, che avrebbe auspicato una mano più dura da parte del governo. “Su diverse materie si può fare di più e meglio e con maggiore immediatezza”, sostiene Bersani. E Berlusconi mette subito le mani avanti: In Parlamento, spiega il Cavaliere, “avremo la possibilità di modificare alcune cose che ci appaiono non realmente fattori di sviluppo e di crescita”. Dal leader del Pdl arriva un messaggio chiaro: durante l’esame parlamentare del testo il governo tecnico dovrà fare i conti con la politica.
Da Roma Francesco Bongarrà