Politica italiana. E’ bufera giudiziaria sulla Lega
Il giorno dopo che Bossi, con una dichiarazione choc, vaticina che “il Nord farà fuori Monti”, il leghista Davide Boni, presidente del Consiglio regionale della Lombardia, viene indagato per corruzione con altri esponenti del Carroccio. Il leghista della prima ora si dichiara estraneo ai fatti, ma la vicenda crea non pochi mal di pancia nella Lega su cui si concentrano gli attacchi, non solo da parte del centrosinistra. E mentre la Farnesina è alle prese con la difficile partita per la liberazione dei due Marò detenuti in Kerala, con il ministro Terzi che convoca l’ambasciatore indiano a Roma, Mario Monti vara un drastico taglio delle spese per le consulenze di Palazzo Chigi, e cerca risorse per la riforma del mercato del lavoro. Al presidente del Consiglio, che sul tema domani si confronterà con i leader della maggioranza che lo sostiene, servono due miliardi per finanziare gli ammortizzatori sociali: fondi che ancora non è chiaro dove potranno essere reperiti. Anche perché gli enti locali hanno chiaramente detto che non accetteranno altri tagli. E non si ferma la protesta contro la Tav in Val Susa. Torino è blindata per la visita del presidente Napolitano, che si è rifiutato di incontrare i sindaci della valle, condannando duramente le violenze e le illegalità dei giorni scorsi. Mentre il governatore piemontese Cota convoca i sindaci della valle per una ulteriore mediazione, il fronte della protesta studia nuove mosse: a nulla servono le rassicurazioni del ministro dell’Ambiente Clini sulla “piena ecocompatibilità” dell’opera.
Da Roma Francesco Bongarrà
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