Politica italiana. C’è chi propone da Roma di copiare il sistema elettorale sammarinese
Certo, in tanti a partire da Montezemolo continuano a scaldare i motori su una lista, ma per Casini potrebbero addirittura essere due, a sostegno di Monti. Ma se il premier, visto all’estero come un novello “uomo della provvidenza”, in qualche modo frena, dal presidente Napolitano arriva un caveat. Se è vero che il professore ha “segnato un cammino da cui l'Italia non potrà discostarsi e che tranquillizza sul il futuro del Paese”, il dopo Monti “lo decideranno i cittadini”, puntualizza il presidente della Repubblica. Perché, è il ragionamento del Quirinale che chiude a soluzioni a tavolino con la soddisfazione di Pd e Pdl, “quando ci sono elezioni libere nessuno può prevedere il risultato”.
Intanto nei partiti ferve il confronto sulle primarie. Nel Pdl arrivano le prime candidature degli sfidanti di Alfano, mentre nel Pd continuano le stoccate reciproche tra da una parte Bersani, che apre a Montezemolo, e Renzi e Vendola dall’altra. E alla vigilia della fiducia sulla legge di Stabilità, per la riforma della legge elettorale comincia una settimana decisiva. In Aula al Senato arriverà il testo Malan con Fini che assicura un esame rapido del testo alla Camera dopo il via libera al Senato. Ma tra Pdl e Pd le distanze restano, e il costituzionalista Ceccanti propone di adottare il sistema elettorale in vigore a San Marino.
Da Roma Francesco Bongarrà