Politica italiana. La Camera salva Cosentino
Mentre Monti lavora alle liberalizzazioni e domani si confronterà con i rappresentanti dei partiti, che annunciano paletti alle misure che il governo varerà, la bocciatura della Consulta al referendum sulla legge elettorale scuote la politica. Di Pietro denuncia una “rischiosa deriva antidemocratica”, sostenendo che la Corte ha bocciato i referendum “per fare un piacere al Capo dello Stato e alle forze politiche”: parole che scatenano la reazione indignata del Quirinale, che le bolla come “insinuazioni volgari”. “Certo non possiamo gioire ma rispettiamo la decisione. Ora tocca al Parlamento agire”, dice Bersani, desideroso di cambiare la legge Calderoli. Più cauto è il Pdl, mentre Bossi rileva: “la miglior legge elettorale è quella che c’è perchè il voto non è lontano”.
Da Roma Francesco Bongarrà