Politica italiana. Grandi manovre in area centrista
“E' per il bene del Paese”, rivendica Cesa, aprendo le porte a Pisanu, che guida la fronda nel Pdl contro Berlusconi; ma anche a Montezemolo, che con il Cavaliere nei giorni scorsi avrebbe avuto degli abboccamenti in vista delle elezioni.
Casini puntualizza che il tentativo di rassemblement dei moderati italiani da lui guidato “non è un sabotaggio” all’azione Salva Italia di Monti, e chiede a Pd e Pdl di continuare a “camminare ancora insieme”, invocando una “pacificazione politica che serve all’Italia”.
Ma le grandi manovre al centro ravvivano sempre più la prospettiva di elezioni anticipate. La contromossa di Berlusconi, che bolla come una “sceneggiata” il processo sul caso Ruby, non si fa attendere. Il Cavaliere prova a rintuzzare la fronda interna, lavorando ad un rilancio del Pdl. Per questo Angelino Alfano promette che dopo le amministrative annuncerà con Berlusconi "la più grossa novità della politica italiana, che ne cambierà il corso nei prossimi anni". Il segretario, secondo cui l’iniziativa di Casini “sa di naftalina”, mantiene il mistero; si sbilancia solo promettendo che l'iniziativa "sarà accompagnata dalla più innovativa campagna elettorale che la politica italiana abbia mai conosciuto dalla discesa in campo di Berlusconi del 1994".
E mentre il vento delle inchieste giudiziarie soffia anche su Roberto Formigoni, resta alta la tensione sulla riforma del lavoro.
“Continuiamo a lavorare per preparare lo sciopero generale, che faremo”, promette la leader della Cgil Camusso.
Da Roma Francesco Bongarrà