Politica italiana. La manovra domani approda in Senato
Il testo, contestatissimo dall’opposizione, approderà domani nell’Aula di Palazzo Madama. E sempre domani andrà in scena lo sciopero generale proclamato dalla Cgil contro le misure economiche varate dal governo. Un’agitazione a cui aderiscono Pd, sinistra radicale e Italia dei Valori: in piazza con il sindacato di Susanna Camusso per protestare anche contro la norma sui licenziamenti più facili nel privato che Bersani aveva senza effetto chiesto a Tremonti di eliminare. Dalla maggioranza, in crisi di consensi secondo un sondaggio di “Repubblica”, si esclude che il governo porrà la fiducia sulla manovra. “Possiamo andare avanti”, rivendica il capogruppo del Pdl a Palazzo Madama Maurizio Gasparri, secondo cui il testo potrebbe essere licenziato al Senato tra mercoledì e giovedì per poi passare alla Camera. Sulla stessa linea il ministro Frattini, che auspica un confronto soprattutto con l’Udc per “dare ai mercati un segnale di credibilità”. Ma la fiducia non è esclusa: potrebbe arrivare su un maxiemendamento in Aula di Tremonti: il ministro dell’Economia, che dopo un lungo silenzio oggi ha visto Bossi ed ha partecipato a una riunione interministeriale, potrebbe inserire all’ultimo minuto la riforma delle pensioni e l’aumento dell’Iva chiesti da Draghi.
Da Roma Francesco Bongarrà