Il Parlamento italiano approverà “in tempi solleciti” e comunque “prima di Natale” la manovra che per Gianfranco Fini “è fondamentale per evitare il fallimento dell’Italia”. Il presidente della Camera sostanzialmente conferma che il governo Monti intende blindare con la fiducia il decreto entrato in vigore da oggi con la firma del presidente Napolitano. Insomma, bisogna fare presto per limitare i danni: lo ribadisce il capo dello Stato, secondo cui “quando certe riforme, decisioni e misure arrivano in ritardo, è maggiore l'impatto, l'insoddisfazione, la preoccupazione e il dissenso''. Secondo Napolitano le misure di Monti “arrivano giusto in tempo per limitare la catastrofe”. Oggettivamente dure le misure introdotte dal governo. Ci sarà uno sconto sull’Irap per le imprese che assumeranno donne e giovani sotto i 35 anni a tempo indeterminato, che sarà più consistente per le assunzioni nel sud. Ma aumenta l’età pensionabile, arriva il superbollo per le auto più potenti, da subito crescono le accise sui carburanti ed entro il 16 febbraio si dovrà versare la prima rata della nuova tassa sui capitali scudati. Sacrifici “oggettivi”, ma che per il presidente della Repubblica permetteranno all’Italia “di farcela”.
Intanto prosegue il dibattito politico. A parte il “no” della Lega al pacchetto “salva-Italia” di Monti si aggiungono i nuovi paletti posti da Di Pietro. L’Italia dei Valori non voterà la fiducia “se nella Manovra in Parlamento non saranno introdotti la vendita all'asta delle frequenze del digitale terrestre e tagli consistenti alle spese militari, riducendo la portata dell'intervento sulle pensioni”.
Da Roma Francesco Bongarrà
Intanto prosegue il dibattito politico. A parte il “no” della Lega al pacchetto “salva-Italia” di Monti si aggiungono i nuovi paletti posti da Di Pietro. L’Italia dei Valori non voterà la fiducia “se nella Manovra in Parlamento non saranno introdotti la vendita all'asta delle frequenze del digitale terrestre e tagli consistenti alle spese militari, riducendo la portata dell'intervento sulle pensioni”.
Da Roma Francesco Bongarrà
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