Politica italiana. Mario Monti ha difeso il suo decreto oggi davanti a Camera e Senato
Senza “sacrifici forti ed equi”, “l'Italia crolla, va in una situazione simile a quella della Grecia”. A Camera e Senato Mario Monti lancia un messaggio chiaro per difendere le misure basate su “rigore, crescita ed equità” che il governo ha varato domenica sera e di cui da oggi inizia l’esame parlamentare. Dopo aver illustrato alla stampa i contenuti della “cura da cavallo” da 20 miliardi contro la crisi, al Parlamento Monti sottolinea che i sacrifici “vengono richiesti a tutti oggi per non farne presto di ben più gravi”. E, mentre i mercati reagiscono positivamente al decreto e lo spread crolla, il premier ribadisce la necessità per l’Italia di giocare un ruolo da protagonista in Europa: “Al di fuori dell'euro ci sono la povertà e la stagnazione, l'isolamento e l’assenza di futuro per il paese e le giovani generazioni”, ammonisce Monti, che ammette di chiedere al Paese “uno sforzo non solo grande, ma urgentissimo”. Mentre Merkel e Sarkozy chiedono una nuova governance per l’Europa, i sindacati proclamano uno sciopero e nei partiti vari sono i distinguo nel giudizio sulla Manovra tranne che dal Terzo Polo che, con Casini, esprime da subito un consenso incondizionato. Il Pdl, con Berlusconi, voterà a favore, “anche se qualcosa non ci piace”. Bersani del Pd auspica che il Parlamento apporti “delle correzioni” alle misure nel segno dell’equità e della giustizia sociale. Per l’Italia dei Valori la manovra Monti “salverà l’Italia ma è ingiusta”; per questo i dipietristi chiedono che non venga posta la fiducia perché “qualcosa va cambiato”. All’opposizione resta solo la Lega: la Manovra “non convince” Bossi, secondo cui è “solo da buttare”.
Da Roma Francesco Bongarrà
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