Politica italiana. Nel vivo la trattativa sul lavoro
La Giustizia irrompe nel dibattito politico italiano, duramente scosso dalla questione morale aperta dalle indagini sull’ex tesoriere della Margherita e su un senatore del Pdl. L’Aula della Camera batte il governo ed approva a voto segreto un emendamento della Lega che introduce la responsabilità civile dei magistrati. Pdl e Carroccio esultano, ma il centrosinistra insorge. E così, mentre il ministro della Giustizia spera in una correzione al Senato, dal Pd Franceschini chiede a Monti “un chiarimento politico”, mentre Di Pietro parla di “vendetta” contro i Magistrati da parte di una “P2 parlamentare” e il segretario dell'Anm Cascini considera la norma come “un tentativo di intimidazione”. Intanto, mentre gli ex della Margherita litigano sulla restituzione delle somme sottratte al partito, i casi Lusi e Conti aprono il dibattito sulla necessità di riformare il finanziamento pubblico dei partiti. Una riforma che Bersani chiede di “mettere subito in calendario”, con Casini ad assicurare che a vararla “basta una settimana”. E mentre il governo incalza le parti sociali sulla riforma del mercato del lavoro, con il ministro Fornero a riaffermare “la piena determinazione a vararla in poche settimane con o senza accordo”, Mario Monti fa il pieno di critiche dopo aver detto ai giovani di abbandonare l'idea del posto fisso a vita. Solo una provocazione per Casini; ma la sinistra non ci sta. “Più che fare delle battute bisognerebbe indicare ai giovani quale strada il Paese intende intraprendere”, tuona Camusso della Cgil, che con Bonanni della Cisl tiene duro sull’articolo 18.
Da Roma Francesco Bongarrà
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