Politica italiana, parziali rettifiche di dichiarazioni rese nei giorni scorsi
E il ministro Fornero fa autocritica sull'attenzione ai più deboli da parte del governo. “Forse siamo in ritardo. E’ mancata forse una maggiore attenzione per i più sofferenti nel Paese”, dice, spiegando che il governo ha puntato sul rigore per uscire dalla crisi e su una crescita a breve, che però non si è avuta. Sulla critica al governo Berlusconi, poi, arriva il dietrofront del presidente del Consiglio. Monti prova a fermare le polemiche scatenate dalla sua accusa al precedente esecutivo di essere responsabile della crisi e, implicitamente, dei suicidi che si susseguono a raffica. Un’accusa che qualcuno, in un Pdl furioso e in crisi dopo le elezioni comunali, legge quasi come il tentativo del professore di accelerare verso le urne. “Il governo precedente ha fatto molto in termini di riforme strutturali, ma noi crediamo, così come lo credono i mercati e la Ue, che l'Italia ora debba fare di più”, puntualizza Monti.
Il premier si dice provato dai propri primi mesi a Palazzo Chigi, ed imputa ai politici la vocazione a “fuggire dalle scelte impopolari”. Ma fa anche qualche apertura alla propria maggioranza: lascia intendere la possibilità di migliorare il patto di stabilità interno per i comuni virtuosi, prevedendo anche esclusioni dal fiscal compact di spese importanti, come quelle contro il digital divide. E mentre prosegue il dibattito sulla legge elettorale, Grillo continua ad esultare. Ma davanti al flop delle comunali Casini dice addio a Fini; perché oggi, dice il leader centrista, il gioco è diverso.
Da Roma Francesco Bongarrà