Politica italiana. Si allontana l’ipotesi delle elezioni anticipate
E mentre le province attaccano il governo, minacciando la non apertura delle scuole a settembre per i tagli, diversamente da Berlusconi e Bersani, Monti conferma che non correrà per Palazzo Chigi; e ora ai partiti chiede collaborazione, sostenendo il decreto sviluppo, blindato oggi alla Camera con la fiducia, e alla spending review, che il Senato vota in settimana.
E sembrano dissiparsi le voci, insistenti nel weekend, sul possibile voto in ottobre: perché, viene spiegato, elezioni anticipate farebbero saltare i mercati. E anche perché la riforma della legge elettorale è ancora in alto mare, con le forze politiche in totale disaccordo. E nessun accordo c’è neppure sulle riforme costituzionali: la pausa di riflessione imposta ai senatori dal presidente Schifani non ha avvicinato per nulla le posizioni, con Pd, Idv e Udc decisi a non partecipare, domani, al dibattito d’Aula imposto da Lega e Pdl.
Da Roma Francesco Bongarrà