Politica italiana. A tenere banco è il conflitto di attribuzione aperto da Napolitano con la procura di Palermo

Politica italiana. A tenere banco è il conflitto di attribuzione aperto da Napolitano con la procura di Palermo.
Mentre lo spread vola ai massimi da gennaio, con Monti ancora non intenzionato a ricorrere allo scudo europeo ed il debito pubblico che tocca un nuovo record anche se il Made in Italy accenna ad una ripresa, è scontro istituzionale tra il Quirinale e la magistratura di Palermo. Il presidente Napolitano solleva un conflitto di attribuzioni davanti alla Corte costituzionale contro la procura siciliana: nella richiesta, la prima del genere nella storia della Repubblica, si afferma che la gestione delle intercettazioni per le indagini sulla presunta trattativa stato-mafia, ha leso le prerogative del Capo dello Stato. Se i magistrati palermitani si dicono sereni, la politica si divide sul contenzioso. Al fianco dei Pm palermitani si schiera Di Pietro, auspicando che “nessuno, qualunque carica rivesta, interferisca con l'Autorità Giudiziaria nell'accertamento della verità”. Sostengono Napolitano, invece, il Pdl e il Pd, con Enrico Letta a giudicare "Più che opportuna l'iniziativa del Quirinale, che eviterà in futuro contraddizioni e pericolosi conflitti tra poteri dello Stato".
E intanto nel Pdl, dove cresce il pressing per le dimissioni dell’ex igienista dentale Nicole Minetti dal Consiglio regionale della Lombardia, resta alta la tensione dopo l’annuncio di Berlusconi, poi parzialmente smentito, di voler tornare a Forza Italia. A Villa Gernetto, con un incontro su economia ed euro, il Cavaliere tiene il battesimo virtuale del nuovo partito con cui intende correre di nuovo per Palazzo Chigi. Ma gli ex di An sono sul piede di guerra: “tornare a Forza Italia sarebbe un errore”, tuona La Russa, anche se i forzisti della prima ora premono per una scissione.

Da Roma Francesco Bongarrà

I più letti della settimana:

Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy.
Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy