La maggioranza chiama e alla fine Monti risponde. Il governo apre i cordoni della borsa per la crescita e la coesione, e vara provvedimenti con i quali, puntualizza il premier, "l'equità è in primo piano" e l’attenzione è massima per giovani, imprese e cultura; nella consapevolezza che “il rigore è necessario per restituire all’Italia la dignità che merita”. Perché, sottolinea Monti, se "Il rigore è il metodo, la crescita, il lavoro, e l'inclusione sono i fini". Da Palazzo Chigi, oltre alla nomina di Gianni De Gennaro a sottosegretario, arrivano 220 milioni destinati ai giovani del Mezzogiorno e per interventi contro la dispersione scolastica, il non profit, e la crescita. Quasi 2 miliardi e mezzo di fondi comunitari vengono reinvestiti per le regioni del Sud, e quasi un miliardo e mezzo andrà a promuovere lo sviluppo delle imprese e la ricerca oltre alla riduzione dei tempi della giustizia. "Lavoriamo per realizzare pienamente e far crescere un'economia sociale di mercato competitiva”, rivendica il premier incassando finalmente il plauso della maggioranza. Berlusconi del resto gli ha assicurato il sostegno del Pdl per “tutte le cose che ci convincono". E Bersani chiede a Monti di “farsi sentire” dall’Unione europea, che potrebbe reclamare una nuova manovra, sostenendo che “c’e’ un vuoto nel centrodestra”. E il segretario del Pd chiede attenzione sul fenomeno dei suicidi e sui pacchi bomba che continuano ad arrivare nelle sedi di Equitalia. E intanto è maretta nel Terzo Polo. “Non è finito”, dice Rutelli a Casini che gli ha sostanzialmente voltato le spalle, mentre Frattini auspica la costruzione di un’”unica casa dei moderati”.
Da Roma Francesco Bongarrà
I più letti della settimana:
{{title}}
Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy. Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy