Politica e magistratura: i commenti di AP e Gruppo Federativo
Fortemente critico resta invece il Capogruppo di Alleanza Popolare, Tito Masi che definisce le argomentazioni del Congresso di Stato il tentativo di giustificare ciò che non può trovare giustificazione. 'Queste – dichiara - non fanno altro che peggiorare la posizione del governo e dei suoi esponenti. Come si può definire ordinaria, si chiede Masi, una riunione fra i tre segretari di Stato e i due capigruppo di maggioranza con il magistrato dirigente per parlare di problemi della giustizia? Sarebbe un qualcosa di non previsto da alcuna norma e contraddirebbe apertamente lo spirito dell’ordinamento giudiziario e il principio della separazione dei poteri.
Il tentativo di spacciare l’incontro come una pre-riunione della commissione per gli affari di giustizia – aggiunge - è ridicolo e risibile. Se così fosse – afferma Masi - sarebbero stati esautorati non solo i membri di opposizione della commissione ma anche gli altri membri della maggioranza e soprattutto il presidente della stessa commissione Alberto Cecchetti. E in questo caso – conclude - cosa centravano il Segretario alle Finanze e quello all’Industria?'
Un tema sul quale interviene anche il Gruppo Federativo Socialista che parla di ingerenza inaccettabile della politica nelle vicende del tribunale e concorda con chi ha chiesto di inserire d’urgenza un apposito comma per prevedere un dibattito nella prossima sessione consiliare.