Polo del Lusso in Commissione Territorio. Accolta parzialmente la richiesta del Comitato per il NO

Polo del Lusso in Commissione Territorio. Accolta parzialmente la richiesta del Comitato per il NO.
Il cosiddetto Polo del Lusso all'esame della Commissione Territorio e Ambiente, dove il Segretario di Stato, Antonella Mularoni, ha illustrato alcune novità. In primo luogo ha spiegato che il progetto non interesserà la Sottostazione Elettrica, che quindi non dovrà essere trasferita. Il Governo ha poi deciso di procedere con una compensazione, vale a dire l'acquisizione di un terreno industriale delle stesse dimensioni a Ca' Chiavello, nel Castello di Faetano. Un terreno il cui pregio ambientale risulta superiore a quello destinato al progetto. La trattativa con il gruppo interessato alla realizzazione del Polo del Lusso è in pieno svolgimento e il Segretario Mularoni ha affermato che entro una decina di giorni dovrebbe concludersi. Gli imprenditori chiedono una risposta certa entro il mese di Luglio, diversamente valuteranno la possibilità di collocare l'insediamento in zone limitrofe. Stando agli accordi di massima, si accolleranno i costi per la realizzazione della strada di accesso, mentre per la bretella anticiperanno le spese che verranno rimborsate dal Governo con gli introiti della monofase. Un intervento che dovrà essere oggetto di negoziato con la Repubblica Italiana. Il Segretario Mularoni rassicura anche sui collegamenti con il Centro Storico e la ricaduta sul San Marino sotto il profilo turistico. Rete lamenta l'assenza di uno studio sugli impatti economici, occupazionali, a livello urbanistico e di viabilità. “Nessuno – ha affermato il Consigliere Tonnini – intende ostacolare la libertà di fare impresa da parte degli imprenditori. Ma voglio ribadire la necessità che gli investimenti vengano indirizzati non solo sulle esigenze degli investitori, ma adattate alle esigenze di San Marino e della cittadinanza”. Critico anche Civico 10 che accusa il Governo di incapacità nel costruire le condizioni, pianificare e programmare gli interventi sul territorio, in merito all’economia e il modello di sviluppo. “Stiamo correndo – ha affermato Franco Santi - stiamo andando di corsa senza dare la possibilità al Consiglio di fare valutazioni, e nemmeno alla cittadinanza”. Sulla richiesta del Comitato per il NO accolto il ricorso per la parte della tutela ambientale, respinte le altre richieste. Per il secondo ricorso, accolta la richiesta di fissare l'altezza massima degli edifici a 18 metri.

sb

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