Polonia: al summit Onu sul clima i Capi di Stato richiamano alla riduzione emissioni e tutela biodiversità
A tre anni dall'approvazione dell'Accordo di Parigi sul clima, che San Marino ha ratificato nel luglio 2018, la Conferenza internazionale è chiamata a decidere le azioni concrete per affrontare il surriscaldamento globale.
Nell’ambito della Conferenza, che sta mettendo in luce la grave minaccia per l’umanità e come la comunità internazionale debba fare molto di più, la Reggenza ha espresso la posizione di forte preoccupazione della Repubblica dinnanzi a fenomeni globali che stanno minacciando seriamente l’avvenire della Terra, richiamando la necessità di scelte politiche coraggiose e l’esigenza che il tema sia una priorità nelle agende di tutti i Paesi.
Dinnanzi a Capi di Stato, di Governo e ai più alti rappresentanti delle Nazioni Unite, Mirco Tomassoni e Luca Santolini hanno riportato la serie di progetti in corso a San Marino, per riuscire a rispettare gli obiettivi di riduzione delle emissioni e di tutela della biodiversità.
A tal riguardo, sono stati richiamati le misure di contenimento delle emissioni di aziende e veicoli, la promozione del turismo sostenibile, il progetto “San Marino Bio”, che ha l’obiettivo di far diventare, in soli 5 anni, la nostra piccola Repubblica il primo Paese in Europa in cui si applicano esclusivamente metodologie di gestione del suolo sostenibili.
A margine della Conferenza, i Capi di Stato si sono poi confrontati con il Segretariato della Convenzione sui cambiamenti climatici, con il quale hanno condiviso la proposta di organizzare in futuro un evento sul tema dell’ambiente e dei cambiamenti climatici.
Importante incontro con il Segretario Generale dell’ONU, Antonio Guterres, sull'impegno di San Marino ad adottare ogni strumento utile a garantire a tutti i suoi cittadini, senza discriminazione alcuna, la possibilità di partecipare attivamente, nei vari ambiti, alla vita della propria comunità.
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