Dalle 11 a mezzogiorno sul Pianello, di Fronte a Palazzo Pubblico, per ribadire ancora una volta la determinata opposizione dei Popolari alla società che gestisce il Bingo e il Keno. Il presidente Romeo Morri, il segretario Angela Venturini, il gruppo dirigente del partito, semplici iscritti. Ma anche esponenti politici di altri partiti di opposizione, come Augusto Casali del Nuovo Partito Socialista e Mario Venturini di Alleanza Popolare, che si sono uniti alla protesta così come Marco Arzilli, presidente dell’Usc. Una manifestazione di un’ora, durante la quale i dimostranti hanno esposto cartelli, con slogan “coloriti”, di fronte ai sammarinesi e ai turisti che per caso, passavano in piazza della Libertà. In un comunicato, le ragioni della protesta. “Per la Giochi San Marino – si legge – i deliberati consiliari sono solo carta straccia”. E ancora: “In quattro anni di operativita’ si e’ permessa di non rispettare la convenzione con lo stato e piu’ volte si e’ permessa di trasgredire i deliberati consiliari”. Poi – sulla nota – la cronologia degli eventi: dalla convenzione del 2001, gli ordini del giorno consiliari del 2003, 2004 e 2005, fino a quello del 27 ottobre scorso che, sostengono i Popolari, 'impone la rimozione delle macchinette considerate illegali in base alla normativa vigente sul gioco d’azzardo'. Siamo a fine gennaio 2006 – si legge sul comunicato – e le macchinette non sono state rimosse'. I Popolari chiedono anche l’applicazione della legge approvata nel mese di dicembre che riporta la proprieta’ dei giochi nelle mani dello stato. 'Dobbiamo forse pensare - chiedono i Popolari - che la Giochi San Marino ha piu’ potere del Consiglio Grande e Generale e che è al di sopra delle leggi? Tutto cio’ – concludono – e’ una vergogna'.
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