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Poste: pronto un piano di riordino

5 gen 2004
Poste: pronto un piano di riordino
Un necessario riordino del servizio, un adeguamento del personale e delle strutture. Passaggi obbligati, per le organizzazioni sindacali, che devono interessare il servizio postale della Repubblica. Trascorse le festività, nelle quali si è fronteggiato un incremento notevole del lavoro, la questioni sul tavolo devono essere affrontate. Per il servizio postale la direzione ha pronto un piano di riordino, che prevede anche una ridefinizione delle zone postali, ma nel frattempo ci sono due situazioni che richiedono interventi urgenti: l’ufficio postale di Dogana e quello di Città. La CSU nelle settimane scorse lo ha scritto in una lettera inviata sia ai dirigenti amministrativi che ai responsabili politici. Per il settore – dichiarano i sindacati – occorrono risposte ufficiali chiare ed urgenti. Nello specifico la sede di Dogana denota una carenza di personale, già denunciata dagli stessi portalettere che hanno evidenziato gli inevitabili ritardi nella consegna della posta. Quello che si chiede è il reperimento temporaneo di personale anche all’interno della PA dove sembrano esserci delle disponibilità, almeno fino alla riorganizzazione delle zone postali che sta entrando nella fase conclusiva. Indispensabili poi interventi strutturali per rendere più agevole e sicuro il lavoro. Nella nota inviata ai responsabili la CSU metteva in evidenza come i locali del Centro Arrivi e Partenze siano in condizioni inadeguate e non conformi alle norme sulla Salute e Sicurezza sui posti di lavoro. Inoltre – scrivevano i sindacati - esiste un grave problema di sicurezza personale legata al transito e lavorazione di oggetti postali ad alto valore quali monete e francobolli.
Per Città la questione è diversa. Qui si ricorderà una delicata situazione legata a presunti illeciti di affrancature gonfiate e azioni di mobbing, o ritorsione, su alcuni lavoratori. La richiesta delle organizzazioni sindacali era di fare chiarezza in tempi rapidi sugli sviluppi e gli orientamenti che l’amministrazione intende adottare. Le federazioni pubblico impiego della CSU ne parleranno con i dipendenti interessati subito dopo l’Epifania, per valutare le iniziative da prendere in proposito.

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