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Prescrizione: le riserve di Canzio e Avvocati. Maggioranza, "Si lavori su lungaggini processuali"

RF all'attacco: "La priorità del Governo è sempre stata mettere mano al Tribunale". Eletti, intanto, i membri togati del Consiglio Giudiziario

di Monica Fabbri
3 mar 2022

Alla soddisfazione per gli importanti interventi riformatori che rendono più moderno ed “europeo” il processo penale, fanno da contraltare le riserve per la scelta di sospendere la prescrizione nel giudizio di terza istanza. Le perplessità degli avvocati – espresse a RTV dal Presidente dell'Ordine all'indomani dell'approvazione in Consiglio - tornano in una nota congiunta firmata anche dal Dirigente del Tribunale.

Giovanni Canzio e Maria Selva se da una parte plaudono ai “rilevanti elementi di efficienza e garantismo” introdotti nella Riforma, alla cui stesura – rimarcano – ha collaborato anche l'Avvocatura, dall'altra esprimono riserve per l'introduzione - contro peraltro il parere dell'Avvocatura stessa, mai interpellata – di una “disposizione dettata da motivi singolari e contingenti perché riferiti esplicitamente alle sorti di un solo processo in corso”. La norma – sottolineano – “non appare coerente con la garanzia costituzionale e convenzionale del diritto delle parti alla ragionevole e prevedibile durata per ogni processo e per ogni sua fase, nessuna esclusa”.

Poco prima arrivava la nota - di ben altro tenore – della maggioranza, che rimarcando la maggior garanzia per la cittadinanza derivante da un un numero più alto di gradi di giudizio, invitava a lavorare su tempi e lungaggini processuali, meglio coordinandoli con i tempi di prescrizione. Riguardo, quindi, all'emendamento contestato, parlava di strumentalizzazioni, esortando ad apprezzare lo sforzo per un testo “ben costruito ed equilibrato, da applicarsi a tutti i procedimenti presenti e futuri, non ad uno soltanto”. Da qui la richiesta di un “cambio di approccio”, rivolta a chi, nell'opposizione, sollevava sospetti sulla coincidenza della nascita della terza istanza e la conclusione in appello della tangentopoli sammarinese.

Completato il pacchetto giustizia, gli avvocati anelano alla riforma del codice di procedura penale. Incalzato nel Question Time da Rossano Fabbri, il Segretario Ugolini risponde così: “Abbiamo scelto nel settembre del 2020 il Dirigente Canzio proprio per il suo standing, come garante all'interno dell'autorità giudiziaria ma soprattutto come docente di ordinamento giudiziario e di codice di procedura penale. E' stato attivato immediatamente un gruppo di lavoro, il quale ha ravvisato che intervenire in maniera complessiva su tutto il codice di procedura penale avrebbe comportato tempistiche molto lunghe”.

Intanto sono stati eletti i quattro membri togati che, assieme alla parte laica nominata in parlamento, completano il Consiglio Giudiziario. Si attende a breve la convocazione per l'insediamento del nuovo organo di garanzia dell'autonomia e indipendenza della magistratura, mentre lunedì si insedierà la Commissione Giustizia, fresca di nomina.

E sulla giustizia arriva l'affondo di Repubblica Futura, che punta il dito sulle ingerenze del governo: “La sua priorità, fin dai primi giorni di insediamento, è stata mettere mano al Tribunale. È il ritorno al peggior passato”.





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