Il Presidente della Camera querela “Libero” e “Il Giornale”
“In relazione a quanto pubblicato lunedì e martedì dai quotidiani Giornale e Libero, il presidente della Camera ha dato mandato di adire le vie legali a tutela della propria onorabilità”. Lo ha reso noto il portavoce di Fini, Fabrizio Alfano. Si passa dunque dai comunicati stampa alle carte bollate in questa polemica, che ha scosso un panorama politico assopito dal clima festivo e dal post 14 dicembre. Ieri Belpietro aveva parlato di un presunto attentato ad Andria, al Presidente della Camera, avente come obiettivo lo screditamento di Berlusconi. Dopo poche ore l’audizione dal PM milanese Spataro. “Non ho rivelato il nome della mia fonte ai magistrati” – ha poi precisato il direttore di Libero. La Procura di Bari ha comunque aperto un fascicolo per “attentato per finalità terroristiche o di eversione”. A rendere ancor più incandescente la situazione, l’articolo di oggi, sul Giornale, che fa riferimento alle affermazioni di una escort, che sostiene di aver avuto rapporti mercenari con il leader di FLI. “Siamo al ventilatore acceso, al fango che schizza in ogni direzione”. Così il direttore del Secolo Flavia Perina. Durissimo il “falco” Fabio Granata: “Qualcuno dei nostri dirigenti sottolinea che vogliono annientarci, poi non è conseguente e non indica il mandante: è Silvio Berlusconi”. Ma anche da Maurizio Gasparri, presidente dei senatori del Pdl, arriva una presa di distanza. “Già ieri - ha detto - queste cose mi sono sembrate strane. Limitiamoci al confronto politico. I temi estranei alla politica devono rimanere fuori”.
Gianmarco Morosini
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