Otto anni dopo la fine della guerra civile, i liberiani votano oggi nelle prime elezioni organizzate autonomamente dal Paese africano. Circa un milione e ottocentomila persone, su una popolazione di poco più di quattro milioni, sono chiamate a rinnovare la Camera, metà dei seggi al Senato e a scegliere un nuovo presidente. Le precedenti elezioni, quelle del 2005, furono convocate dall’ONU. Allora vinse Ellen Johnson Sirleaf, insignita pochi giorni fa del Nobel per la Pace. Esponente del partito dell’unità, ora punta alla rielezione. Il suo principale sfidante è Winston Tubman, del congresso per il cambiamento democratico. Alla Sirleaf è riconosciuto il merito di aver dato stabilità al Paese, ottenendo tra l’altro la cancellazione di una parte del debito internazionale. La Liberia attrae anche nuovi investimenti stranieri, ma la povertà resta dilagante. La disoccupazione colpisce l’80 per cento della popolazione attiva.
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